Ogni istituto scolastico, nell’ambito della propria autonomia, è chiamato a nominare fino a due docenti referenti per sostenere le strategie di prevenzione e contrasto del bullismo e cyberbullismo. I docenti referenti dell'Istituto Mattei sono la prof.ssa Anna Maria Manzi e la prof.ssa Annette Barone che, insieme al Dirigente Scolastico, compongono il Team Antibullismo.
Per bullismo si intendono l'aggressione o la molestia reiterate, da parte di una singola persona o di un gruppo di persone, in danno di un minore o di un gruppo di minori, idonee a provocare sentimenti di ansia, di timore, di isolamento o di emarginazione, attraverso atti o comportamenti vessatori, pressioni o violenze fisiche o psicologiche, istigazione al suicidio o all'autolesionismo, minacce o ricatti, furti o danneggiamenti, offese o derisioni»
Oggi la tecnologia consente ai bulli di infiltrarsi nelle case delle vittime, di materializzarsi in ogni momento della loro vita, perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi inviati tramite smartphone o pubblicati sui siti web tramite Internet. Il bullismo diventa quindi cyberbullismo.
Il cyberbullismo definisce un insieme di azioni aggressive e intenzionali, di una singola persona o di un gruppo, realizzate mediante strumenti elettronici (sms, mms, foto, video, email, chat rooms, istant messaging, siti web, telefonate), il cui obiettivo è provocare danni a un coetaneo incapace di difendersi.
Il bullismo si differenzia da un semplice scherzo per la contemporanea presenza di tre fattori:
- Intenzionalità: gli atti aggressivi sono finalizzati ad arrecare un danno alla vittima.
- Ripetitività: gli atti dei bulli perdurano per settimane, mesi o anni, non è quindi un singolo atto di violenza comparso durante un episodi o di rabbia o di conflitto tra bullo e vittima. Esclude lo scherzo episodico e circoscritto nel tempo (non sono da considerare atti di bullismo, ad esempio, la sporadica bravata o un occasionale litigio in classe). L’atto di bullismo deve presentarsi con le caratteristiche della reiterazione del fatto.
- Squilibrio di potere: vi è uno squilibrio di potere tra chi compie l’azione e chi la subisce; il rapporto è squilibrato a favore del bullo
Le tipologie di bullismo
- Fisico (colpi, pugni, strattoni, calci, furto, danneggiamento degli oggetti personali della vittima).
- Verbale (offese, minacce, soprannomi denigratori e prese in giro).
- Relazionale (esclusione sociale, pettegolezzi, diffusione di calunnie, mettere in giro cattive voci).
Le tipologie di cyberbullismo
- Scritto-verbale (offese e insulti tramite messaggi di testo, e-mail, pubblicati su siti, social network o tramite telefono, come ad es. delle telefonate mute).
- Visivo (diffusione di foto e video che ritraggono situazioni intime, violente o spiacevoli tramite cellulare, siti web e social network).
- Esclusione (esclusione dalla comunicazione online, dai gruppi).
- Impersonificazione (furto, appropriazione, uso e rivelazione a altri di informazioni personali come le credenziali d'accesso all'account e-mail, ai social network).
Cosa fare se sei vittima o testimone di un presunto caso di bullismo o cyberbullismo
Chiunque (studente, genitore, docente, personale ATA) sia vittima o testimone di un presunto atto di bullismo o cyberbullismo può segnalarlo ai docenti referenti per attivare, in questo modo, un processo di attenzione e di valutazione. La segnalazione può essere fatta mediante il "modulo di prima segnalazione" compilabile al seguente link. I docenti referenti procederanno con una valutazione approfondita finalizzata a stabilire la natura del caso e la sua eventuale presa in carico dal Team Antibullismo.
Il Team Antibullismo è inoltre contattabile per e-mail all'indirizzo TeamAntibullismoMattei@matteicaserta.it
link e documenti utili
Link alla sezione di prevenzione del bullismo e cyberbullismo del Ministero dell'Istruzione